Carissimi,

Facciamo festa perché Cristo è Risorto, e la Sua presenza ci accompagna vincendo tutti i nostri limiti. Se Cristo non fosse risorto la nostra vita rimarrebbe soffocata dal senso della “fine” di tutto. La Festa Patronale è un modo in cui possiamo sperimentare la vittoria di Cristo. Egli ci ha afferrati nel Battesimo, ci ha unito a Lui e nel tempo realizza quanto in quel giorno ci ha promesso:…. “… sei diventato nuova creatura e ti sei rivestito di Cristo …”.

Facciamo festa perché pieni di una memoria grata: perché sperimentiamo di non essere schiavi dei nostri limiti e delle nostre incoerenze, di essere abbracciati dalla Sua misericordia e dal Suo perdono che ci consente di ripartire sempre, che ci riempie di speranza, e ci dona la letizia. Nella sequela a Cristo possiamo sperimentare la pienezza di vita, il centuplo, cioè il Suo amore scoperto come ciò che corrisponde al nostro anelito. Dice San Paolo nella lettera agli Efesini: “Possa Egli davvero, illuminare gli occhi della vostra mente per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi credenti secondo l’efficacia della sua forza che egli manifestò in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla sua destra nei cieli ….….…” E così, nel tempo, ci scopriamo di essere più immedesimati ai suoi sentimenti. “ Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, il quale pur essendo di natura divina… spogliò se stesso assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini…” (Fil. 2,5-7).

Facciamo festa con il desiderio di condividere e partecipare ad una Storia particolare, fatta di Incontri e di Volti. Dopo 26 anni sentiamo di appartenere a questa Comunità Parrocchiale ed all’Esperienza dell’Oratorio che la caratterizza? Facciamo festa memori di Coloro che hanno camminato con noi, ci hanno donato tanto amore, in modi diversi si sono spesi per noi, ed ora sono misteriosamente in Comunione con noi: Violetta, Virginia, Grazia, Silvano, Carletto,Franco, Fabio, Franco, Ugo insieme a tanti dei nostri Genitori.

Facciamo festa per camminare “secondo lo Spirito” testimoniando: “amore,gioia,pace, magnanimità, benevolenza, bontà,fedeltà, mitezza, domino di sé”. Facciamo festa guardando al futuro del nostro Oratorio. Esso potrebbe crescere e diventare una Casa che sa educare alla fede ragazzi, giovani ed adulti con una proposta adeguata. Un centro che si esprime in progetti, per ragazzi e giovani, di aiuto allo studio, di educazione allo sport, al canto, alla musica, al teatro, ad altri interessi; ed in attività rivolte agli adulti ed agli anziani con laboratori vari. Per far questo occorrono persone entusiaste ed impegnate a costruire un’opera comune che sia espressione della Chiesa: preghiamo perché il Signore ci aiuti a dare carne e vita all’esperienza dell’Oratorio. Esso potrebbe aiutare alla crescita del Popolo cristiano raggiungendo così tanti fratelli che non partecipano ad una vita comunitaria. Recentemente Papa Francesco ha parlato della Chiesa di Roma come di una realtà che non è più Popolo. Al tempo di Mosè Israele ha dovuto vivere l’Esodo per diventare Popolo. 

Anche oggi, in una società dai legami deboli e dalle “appartenenze liquide”, occorre rivivere l’esperienza dell’Esodo, diceva Papa Francesco, perché Cristo possa restituire a Dio, con la nostra collaborazione, il Suo Popolo. Un Popolo costituito di Comunità che fanno risplendere la luce della fede, in mezzo e vicino alla gente.

Vi invito tutti a partecipare alla Festa di San Pietro nei giorni 26-27-28-29 Giugno 2018.

Un caro saluto. Don Beppe