Immagini dalla Festa di San Pietro...una festa di popolo.....un grazie a tutti ..a chi l'ha messa sù ...a chi ha partecipato cenando con gli amici,a chi ha recitato ,a chi ha cantato e quantaltro...finita nel miglior modo possibile ,con la S.Messa , la Processione e la Benedizione Eucaristica,ringraziando il Signore di tutte le grazie che continua ad elargirci.....buona estate a tutti !!!! Al prossimo appuntamento.......
Oggi festeggiamo San Pietro ,con la S.Messa alle ore 20.30  a seguire la processione e la benedizione Eucaristica,vi aspettiamo.....

29 Giugno 2015 - SOLENNITA’ DI SAN PIETRO

Nel presentarvi il programma della festa patronale vorrei suggerirvi alcune riflessioni di Papa Francesco. Esse possono aiutarci a vivere questi giorni di festa e di preghiera come un’occasione per prendere coscienza del nostro cammino di fede.

“Siamo chiamati a vivere non gli uni senza gli altri, sopra o contro gli altri, ma gli uni con gli altri, per gli altri, e negli altri. Questo significa accogliere e testimoniare concordi la bellezza del Vangelo; vivere l’amore reciproco e verso tutti, condividendo gioie e sofferenze, imparando a chiedere e concedere perdono, valorizzando i diversi carismi sotto la guida dei Pastori. In una parola, ci è affidato il compito di edificare comunità ecclesiali che siano sempre più famiglia, capaci di riflettere lo splendore della Trinità e di evangelizzare non solo con le parole, ma con la forza dell’amore di Dio che abita in noi”.

Ecco il senso della nostra festa: poter vivere quest’esperienza di comunione.
Noi ci disgreghiamo quando non siamo docili alla Parola del Signore, quando non viviamo la fraternità tra di noi, quando gareggiamo per occupare i primi posti - gli arrampicatori -, quando non troviamo il coraggio di testimoniare la carità, quando non siamo capaci di offrire speranza. Così ci disgreghiamo…. Partecipando all’Eucaristia e nutrendoci di essa, noi siamo inseriti in un cammino che non ammette divisioni.  ………l’apparire, il consumare, l’io al centro di tutto; ma anche l’essere competitivi, l’arroganza come atteggiamento vincente, il non dover mai ammettere di avere sbagliato o di avere bisogno. Tutto questo ci svilisce, ci rende cristiani mediocri, tiepidi, insipidi, pagani………… per non svilirci, guardiamo a Lui, abbeveriamoci alla sua fonte, per essere preservati dal rischio della corruzione. E allora sperimenteremo la grazia di una trasformazione: noi rimarremo sempre poveri peccatori, ma il Sangue di Cristo ci libererà dai nostri peccati e ci restituirà la nostra dignità. Ci libererà dalla corruzione. Sempre siamo chiamati a lottare per non arrenderci e non perdere la speranza. 

“La domanda su come stiamo educando alla fede, pertanto, non è retorica, è essenziale. La risposta richiede coraggio, creatività e decisione di intraprendere strade a volte ancora inesplorate….educare i credenti, fin da bambini ad incontrare Cristo, vivo ed operante nella sua Chiesa. E’ l’incontro con Lui che suscita il desiderio di conoscerlo meglio e quindi di seguirlo per diventare suoi discepoli. La sfida della nuova evangelizzazione e della catechesi, pertanto, si gioca proprio su questo punto fondamentale: come incontrare Cristo, qual è il luogo più coerente per trovarlo e per seguirlo.”
A me pare che l’esperienza dell’Oratorio sia stato per molti un luogo per incontrare Cristo.

Per questo vi invito alla festa: sia ai momenti di preghiera che ai momenti di ascolto e di convivenza e festa.

Don Beppe